Il Comitato della Lampada della Pace ringrazia il comune di Asiago, le forze militari al Sacrario di Asiago, il Santuario di Monte Berico, le Associazioni d’Arma che hanno partecipato con medaglieri e labari, i comuni presenti con i gonfaloni, la banda di Sovizzo, i tamburini della Cadore, il coro Asiago, i figuranti in divisa storica, tutte le persone che si sono impegnate nell’organizzazione e tutti quelli che hanno assistito e partecipato alla cerimonia di sabato scorso a Monte Berico e di ieri ad Asiago.
Giornale di Vicenza 2 ottobre 2017
Diario di Viaggio : Sacrario di Asiago
Diario di viaggio : Monte Berico 30 settembre 2017
Domenica 1 ottobre 2017 : Asiago
Siamo arrivati alla quarta grande tappa del pellegrinaggio della Lampada della Pace. Domenica 1 ottobre 2017 la lampada salirà al Sacrario del Leiten ad Asiago.
La cerimonia è aperta a tutti ed inizia alle ore 10 in Piazza Carli per poi salire al Leiten e, dopo la santa Messa e l’onore ai Caduti, ritornerà in Piazza Carli passando per le strade del centro.
La bandiera JESUS
Il primo ottobre si avvicina e vi aspettiamo tutti ad Asiago, ma se volete partecipare sabato 30 settembre al ritiro della Lampada al Santuario di Monte Berico, approfittatene per vedere la Bandiera JESUS che vi è custodita.
La storia del tricolore con la scritta in oro JESUS è una storia di devozione che inizia a Genova all’inizio del 1918, quando in Europa nessuno sospettava fosse iniziato l’ultimo anno di guerra.
Una donna, Francesca Teresa Rossi, Terziaria Francescana, ha l’idea di cucire sul tricolore, in lettere d’oro, “JESUS”, con l’intenzione di offrire protezione ai combattenti arroccati nelle trincee e di infondere loro coraggio. Cerca il dovuto consenso tra militari, politici e ambiti ecclesiali, e, tenace nonostante i primi rifiuti, in poche settimane riesce a raccogliere oltre centomila adesioni di donne italiane.
A metà marzo Francesca Teresa Rossi muore, ma il suo progetto le sopravvive.
La bandiera Jesus, cucita dalle Suore Riparatrici di Genova, e l’album con le oltre centomila firme sono donati all’Ordinario Militare dell’Esercito Italiano. La bandiera è benedetta davanti ad alcuni reparti militari. Ma il vessillo non arriverà mai al fronte perché la guerra termina meno di 2 mesi dopo.
Il 26 dicembre la bandiera viene portata a Trento da dove parte per un viaggio nelle città già in prima linea durante il conflitto.
L’ultima tappa fu proprio a VICENZA che si era trovata al centro del fronte bellico e affidata definitivamente ai Frati del Santuario di Monte Berico.
Giornale di Vicenza 22 settembre 2017
Vicenza e 8 settembre
Che legame c’è tra la città di Vicenza, la Madonna di Monte Berico, la Prima Guerra Mondiale ed il fatto che l’otto settembre a Vicenza ed in tutta la Diocesi Vicentina è festa ?
Cento anni fa, subito dopo la grave disfatta di Caporetto, sembrava proprio che la città fosse destinata a finire in prima linea o invasa. L’allora vescovo Rodolfi e dal sindaco Muzani, interpretando i desideri di tutti i vicentini, espressero questo voto alla Madonna di Monte Berico.
Ascoltate, o Maria, la preghiera che noi qui, uniti in ispirito a tutti i fedeli della Diocesi Vicentina, fidenti Vi rivolgiamo.
Voi, o Vergine Santissima, siete la Madre amorosa di tutti i cristiani ed accogliete quelli che ricorrono a Voi. Voi, o Maria, siete la patrona più cara del popolo Vicentino: e quando una terribile e lunga pestilenza desolò la città ed il contado, Voi senz’essere invocata, appariste su questo monte per offrire ai nostri antenati l’aiuto e la salvezza: e quando nel corso dei secoli altre sventure afflissero i nostri padri, Voi sempre vi mostraste soccorritrice pietosa. Ne fa fede questa Basilica sorta per desiderio vostro, ne sono testimoni le processioni votive che ogni anno qui muovono devotamente, ed il pio salire del popolo a questo vostro Santuario.
Voi, pertanto, o Vergine Santa venite in nostro aiuto; soccorreteci o Madre pia, nelle nostre necessita.
Otteneteci il perdono dei peccati, fate che cessi il flagello della guerra, allontanate da noi ogni pericolo, preservate la citta e la diocesi da ogni invasione nemica!
Che se pel vostro materno patrocinio, come speriamo, verranno serbate incolumi le nostre terre, noi o Maria, per noi qui presenti, per tutti i fedeli della diocesi, pei figli e pei nipoti, in segno di perenne riconoscenza, vi facciamo voto di santificare in perpetuo il giorno della Vostra Natività tenendolo come sacro e festivo.