Natale 1917. Cent’anni fa, anche se solo per un attimo, la guerra si fermò. Mancava poco a Natale ed il cappellano militare inviò a valle alcuni soldati per raccogliere provviste ma, soprattutto, per chiedere in prestito un Armonium al parroco di Salcedo. E fu così che lo strumento fu caricato su un carro e salì sull’Alpopiano e la vigilia di Natale fu celebrata la messa per i soldati.
Il suono dell’Armonium interruppe per un po’ la tragica realtà bellica e riunì idealmente i soldati da entrambi i lati del fronte.
Per commemorare non un evento bellico sanguinoso, ma una briciola di serenità anche nella realtà della guerra, la Federazione provinciale del Fante di Vicenza ha organizzato per sabato 23 dicembre a Cesuna una rievocazione dell’evento.
Ce ne parla Attilio Gomitolo, presidente onorario dei Fanti di Vicenza e vice presidente del comitato della Lampada della Pace:
Rievocazione della Santa Messa di Natale
24 dicembre 2017 – 23 dicembre 2017
Durante la battaglia che l’Imperial Regio Esercito Austroungarico promosse nel dicembre del 1917, con la quale tentava di conquistare i tre monti delle Melette (Col d’Echele – Valbella . Col del Rosso), per poi scendere nella pianura vicentina, si inserisce un significativo episodio, che accadde nella breve tregua dei combattimenti, fra il 23 ed il 25 dicembre 1917. Proprio il giorno di Natale gli austroungarici riuscirono a conquistare i Tre Monti, riperdendoli qualche giorno dopo a causa di un deciso contrattacco del nostro esercito.
Nella notte fra il 24 ed il 25 dicembre, viglia di Natale, per merito di uno dei Cappellani Militari, don Pietro Chiesa, presente su quel settore del nostro fronte, precisamente in località Boscon di Cesuna, viene in mente che si può portare un po’ di conforto a quei giovani combattenti fiaccati moralmente dalle continue battaglie, celebrando in trincea la Santa Messa di Natale, con l’intenzione di ricreare, almeno nel loro ricordo, i precedenti natali trascorsi e celebrati in famiglia. Le amicizie con i confratelli e con il clero vicentino dei paesi più prossimi all’Altopiano di Asiago, gli permisero di organizzare qualche cosa di più della solita Santa Messa. Così, da don Bortolo Vidale parroco di Salcedo, riceve in prestito un piccolo armonium con i quale accompagnare la funzione religiosa e da altri paesi vicini, i pochi generi di conforto che qualche anima buona era riuscita a racimolare, nonostante le gravi ristrettezze che la guerra imponeva, per festeggiare l’evento con i soldati presenti.
Fu così che a mezzanotte del 24 dicembre iniziò per quei giovani la Santa Messa di Natale, magnificamente accompagnata dall’armonium della parrocchia di Salcedo, che assecondava i cori spontanei nelle varie fasi del rito religioso, ai quali si aggiungevano quelli dei nemici delle trincee più vicine.
Qualche anno fa, arrivò in Federazione dei Fanti di Vicenza, la graditissima notizia che quell’armonium, del quale si erano perse le tracce, era stato ritrovato, restaurato e riportato a Salcedo. Era naturale che nascesse l’idea della celebrazione rievocativa di quell’episodio che, per una volta non parla di battaglie e di Caduti, ma piuttosto di una celebrazione che partendo dal Sacrificio del nostro Salvatore, parlava di Pace.
Il 23 dicembre prossimo, al bivio del Boscon di Cesuna, si terrà la rievocazione di quell’evento del 1917, al quale parteciperanno le Associazioni d’Arma e quanti vorranno condividere quella memoria e quel ricordo.
Per informazioni : Rievocazione storica della Santa Messa Bivio Boscon